A stabilirlo una recente sentenza della Cassazione (15198/2016) che, mettendo fine alla battaglia legale che va avanti da anni tra l’Agenzia delle Entrate e i marina turistici, prevederà il pagamento delle due imposte per i posti barca. Alla luce di tale sentenza, verrà effettuato un accatastamento e la conseguente attribuzione di una rendita catastale ai posti barca così come avviene per gli immobili; una volta poi definita la redditività dei posti barca bisognerà valutare in che misura i marina debbano versare le imposte ai comuni di riferimento. Si assisterà dunque molto probabilmente ad un aumento dei costi di gestione dei concessionari e ad un inevitabile aumento dei costi di affitto e vendita degli ormeggi. Tanti i* _dubbi relativi agli aspetti normativi e giuridici_*, è infatti più che noto che le strutture mobili e immobili costruite in un’area demaniale, quali i posti barca, sono da intendersi come una concessione demaniale fatta dallo Stato al concessionario che non può quindi esserne considerato proprietario. D’altro canto, considerando il posto barca alla stregua di una unità immobiliare, gli ormeggi potrebbero essere soggetti alla disciplina civilistica e fiscale propria del settore, il che garantirebbe sicuramente maggiori “diritti” alla proprietà . Gli effettivi risvolti di questa decisione saranno chiari sono una volta che troveranno applicazione, al momento la questione sembra essere tutt’altro che risolta…