La Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria, organo direttivo del Ministero della Salute ha decretato che fino al termine dell’emergenza pandemica, i comandanti delle unità da diporto inferiori ai 24 metri, quindi anche gli armatori, provenienti da porti italiani ed europei e reduci da più di 6 ore di navigazione, dovranno compilare la cosiddetta “Dichiarazione Marittima di Sanità per il Diporto” da trasmettere poi via e-mail o tramite altro mezzo all’Ufficio di Sanità Marittima, Area e di Frontiera competente. Il modulo potrà essere anche inviato al porto d’arrivo che a sua volta provvederà immediatamente a trasmetterlo all’USMAF.
Nel modulo l’armatore dovrà dichiarare che i passeggeri e i membri dell’equipaggio godono di buona salute e che nessuno di loro, negli ultimi 14 giorni, ha avuto contatti con persone positive al Covid-19 o manifestato sintomi riconducibili al virus; che i passeggeri e i membri dell’equipaggio sono a bordo da più di 14 giorni, provengono dall’Italia o da altro Paese appartenente all’Unione Europea (compresi Regno Unito, Principato di Monaco, Andorra, Repubblica di San Marino, Stato Città del Vaticano e Svizzera) e non sono sbarcati in posti differenti durante il viaggio.
Inoltre il comandante dovrà dichiarare che a bordo vengono adottate tutte le procedure straordinarie di igiene e di sanificazione e, nei limiti del possibile, sono rispettate le regole di distanziamento sociale; che a bordo viene regolarmente effettuato il controllo della temperatura corporea a tutti i presenti almeno una volta al giorno e che il valore rilevato viene annotato su un apposito registro e comunicato solo se il valore è uguale o superiore a 37,5°C.
Se l’armatore avrà risposto “sì” a tutte le domande del questionario, la sua imbarcazione sarà da considerarsi in “Libera Pratica Sanitaria”, a patto che l’armatore stesso si impegni a comunicare all’USMAF ogni eventuale variazione dello stato di salute delle persone presenti a bordo, come febbre, tosse o ricoveri in ospedale per qualsiasi causa. Qualora invece abbia risposto “no” ad almeno una delle domande, il comandante, prima di arrivare in porto, dovrà avvertire l’UFSMAF, che deciderà poi se rilasciare o meno il nulla osta per lo sbarco.